Il mosaico religioso islamico
I musulmani vengono differenziati in:
- Sunniti, che sono la grande maggioranza in quasi tutti i paesi islamici (tranne l’Iran, l’Iraq, l’Oman, il Libano e il Bahrein).
- Sciiti, che costituiscono la minoranza più consistente (circa il 10%). Essi si richiamano all’eredità di ʿAlī ibn Abī Ṭālib, cugino e genero di Muḥammad, e dei suoi figli al-Ḥasan b. ʿAlī e, più in particolare, di al-Ḥusayn b. ʿAlī. Dominante in Iran, lo Sciismo è maggioritario in Iraq, in Libano e in Bahrein. Gli sciiti si dividono a loro volta in:
- un gruppo maggioritario (duodecimano, o imamita o ithnaʿashariyya),
Vedi: http://storiografia.me/2013/11/26/lo-sciismo-imamita-o-duodecimano/
- un gruppo minoritario (ismailita, o settimano o sabaʿiyya). Gruppi di Ismaeliti sono presenti in India,
Vedi: http://storiografia.me/2013/11/25/lo-sciismo-ismailita/
- un gruppo più esiguo, detto “zaydita” e prevalente in Yemen, teorizza la possibilità che a guidare legittimamente la Comunità islamica (Umma) possa essere qualsiasi discendente del Profeta purché questi agisca concretamente contro i musulmani usurpatori del califfato e reprobi, con deciso impegno militante e che non lasci spazio a un comodo quietismo limitato a un’attività puramente teoretica.
- Kharigiti, un tempo abbastanza diffusi, specialmente in Nordafrica, Iraq e Penisola araba, si dividevano in numerosi sottogruppi – sufriti, Azraqiti, Najadāt, Nukkariti – di cui sussistono solo gli:
- Ibaditi, oggi maggioritari nel solo Oman, ma presenti anche in qualche località del Nordafrica e dell’Africa Orientale.
Di derivazione islamica, ma considerati eterodossi, sono invece:
- Gli Alawiti, appartenenti a una setta minoritaria d’ispirazione sciita ma con forti tratti gnosticheggianti. Esprime il gruppo dirigente in Siria fin dall’epoca del Presidente Ḥāfiẓ al-Asad.
Vedi: http://storiografia.me/2013/11/25/una-minoranza-sciita-gli-alawiti-%D8%B9%D9%84%D9%88%D9%8A/
- I Drusi, di originaria ispirazione ismailita (ma presto abbondantemente diversificatisi), sorti in età fatimide all’epoca dell’Imàm al-Hākim e presenti in Libano, nella regione montagnosa dello Shūf, in Siria (Golan, Gebel Druso) e Israele.
- I Bahá’í, a loro volta gemmati dal Babismo, costretti dalla Rivoluzione Islamica dell’Iran a rifugiarsi in India e in Occidente (soprattutto Canada e Stati Uniti). Sono considerati tuttavia appartenenti a una religione completamente distaccata dall’Islam, e non una sua eterodossia.
- Gli Aleviti appartenenti a una setta minoritaria d’ispirazione sciita duodecimana, ma con forti aspetti prossimi allo gnosticismo. Sono presenti soprattutto in Turchia dove rappresentano almeno il 15% della popolazione.
- Gli Ahl-e Haqq, presenti in Iraq e in Iran, di ispirazione sciita ma marcatamente eterodossa.
- Gli Ahmadiyya di Qādyān (India settentrionale) e Lahore (Pakistan), fondati da Mirza Ghulam Ahmad.
- I Sikh, presenti in India, sono nati dopo Muhammad e ritengono validi alcuni punti del credo islamico (tra cui il monoteismo). Sono considerati tuttavia appartenenti a una religione completamente distaccata dall’Islam, e non una sua eteroossia.
- La Nation of Islam presente negli Stati Uniti, di ispirazione sunnita ma marcatamente eterodossa, tanto da essere considerati dagli storici delle religioni come appartenenti a una religione ormai completamente distaccata dall’Islam, e non una sua eterodossia.
Categorie:P02- Islamismo
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